I Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (DNA) non sono semplici difficoltà legate al cibo: rappresentano un grido di aiuto silenzioso, fatto di dolore, angoscia, senso di colpa e vergogna.
Chi ne soffre si sente intrappolato in un conflitto interiore, alimentato da una profonda sofferenza emotiva e relazionale.

Dolore
Per chi soffre di disturbi alimentari, il dolore non è solo fisico ma profondamente psicologico: nasce dal conflitto interiore tra l’immagine di sé e le aspettative esterne.
Chi non soffre di DNA vive il dolore come una reazione temporanea e circoscritta, non come una condizione costante.
Angoscia
Nei disturbi alimentari, l’angoscia è spesso legata al controllo: il timore di perdere il controllo del corpo o della vita amplifica questa emozione.
Chi non ha un DNA, invece, percepisce l’angoscia più come un episodio isolato che come una presenza quotidiana.
Senso di Colpa
Il senso di colpa nei DNA deriva dalla convinzione di essere un peso per gli altri o di non essere all’altezza.
Chi non soffre di queste patologie tende a provare il senso di colpa solo in situazioni specifiche e meno pervasive.
Vergogna
La vergogna per chi ha un DNA riguarda l’immagine corporea e il sentirsi inadeguati rispetto agli altri.
Chi non soffre di DNA può provare vergogna in situazioni sociali, ma raramente questa si lega così profondamente all'identità personale.
Amore
Per chi soffre di DNA, l’amore verso sé stessi è spesso compromesso, sostituito da una critica costante.
Chi non ha un DNA, invece, riesce più facilmente a bilanciare amore e accettazione di sé.
Inclusione
Chi ha un DNA vive spesso un senso di esclusione, autoimposto o percepito, per paura del giudizio altrui.
Chi non soffre di queste patologie sperimenta l'inclusione sociale con meno difficoltà emotive.
Empatia
La mancanza di empatia verso sé stessi è centrale nei DNA, mentre chi non ne soffre riesce spesso a guardarsi con maggiore comprensione.
Questo gap di empatia personale alimenta il circolo del disagio.
Senso di Appartenenza
Per chi soffre di DNA, il senso di appartenenza è fragile e spesso subordinato all’idea di perfezione o accettazione esterna.
Chi non ha un DNA tende a sentirsi più stabile nelle proprie relazioni, senza condizioni rigide.
Il nostro contributo
Con il nostro impegno vogliamo restituire ciò che spesso sembra perduto: amore per se stessi, inclusione in una rete che sostiene, empatia per comprendere il proprio vissuto e un senso di appartenenza che rinforzi la fiducia nelle relazioni.
Il nostro obiettivo è accompagnare chi soffre verso una nuova consapevolezza, dove la fragilità possa trasformarsi in forza e speranza.
B.Great Intelligenza Alimentare 2025
La nuova edizione di B.Great si terrà sabato, 31 maggio 2025. Acquista il tuo biglietto a partire dal 10 marzo 2025.
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B.GREAT 2024- Intelligenza Alimentare
Oltre mille persone e un tavolo unico, dalle due torri al Nettuno, per una cena a sostegno dei progetti dedicati ai Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione promossi da Bimbo Tu.




Una serata esclusiva, un'occasione unica per fare la differenza. Rivivi la serata con la gallery ufficiale.
1 ragazzo su 4 soffre di un disturbo alimentare. Conoscere la malattia che lo sta facendo soffrire può aiutarlo ad uscirne.
L’importo raccolto verrà devoluto a favore dell’attivazione di percorsi e attività di prevenzione e sensibilizzazione sul tema dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione in età evolutiva sul territorio in ottica di sostegno alla comunità nel suo globale, dentro e fuori l’ospedale.
B.Great – Intelligenza Alimentare sostiene inoltre alcuni importanti progetti dell'Associazione Bimbo Tu aps presso il Centro Regionale per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) in età evolutiva dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna.
partecipanti
Aziende coinvolte
90.000 euro raccolti in una sola notte
Cancelliamo lo stigma
Con una donazione contribuisci a far conoscere queste patologie psichiatriche e a sensibilizzare chi ti sta vicino circa il senso di colpa e di vergogna che prova chi ne soffre, permettendogli di accedere alle cure di cui ha bisogno.
